Pro e contro del limite dei 150 km/h in autostrada

 

di Alessia Giannino

Il dibattito sulla proposta della Lega di alzare da 130 a 150 Km orari il limite di alcuni tratti di autostrada, finora si è sviluppato tra le argomentazioni politiche di uomini di governo e parlamentari, non riuscendo ancora a capire se davvero viaggiare diventerebbe più pericoloso e se i tempi diminuirebbero realmente.

Vediamo insieme quali sarebbero i pro e i contro.

Tutor e velocità

Sembra che dal 29 Maggio dello scorso anno la Polizia Stradale abbia dovuto spegnere il Tutor che, qualche settimana prima, era stato dichiarato contraffatto da Autostrade per l’Italia. Da quel giorno, quindi, chi voleva poteva superare i 130 km/h senza il rischio di essere multato. Molti hanno percorso la corsia di sorpasso tenendosi sui 150 km/h. Confrontando i dati degli ultimi 11 mesi con quelli degli anni precedenti si potrebbe capire come andrebbero le cose se la proposta della Lega fosse accettata.

I dati sono confortanti: sebbene siano stati 202, infatti, gli incidenti mortali avvenuti negli ultimi mesi, contro i 189 dell’anno precedente (quindi 12 in più), 11 sono avvenuti durante il crollo del Ponte Morandi; i feriti, invece, sono stati 6.884 contro 6.903 ed il totale degli incidenti sembra addirittura diminuito sensibilmente: 24.454 contro 24.645.

Ovviamente non è possibile trarre conclusioni dai dati della Polizia Stradale, in quanto sempre soggetti ad un margine di correzione quando vengono elaborati dall’Istat. Inoltre, al momento non è possibile avere neanche la certezza che il comportamento di guida sia influenzato dalla consapevolezza della possibilità di essere multati.

Ad ogni modo, non si conosce ancora la formulazione finale della norma. Probabilmente l’A1 e l’A14 in Lombardia ed Emilia-Romagna sono le più papabili per sperimentare i 150 km/h, ma sembra che le recinzioni siano insufficienti ad evitare le invasioni di animali. Ovviamente ci sono da considerare anche gli errori di costruzione che potrebbero causare problemi ed incidenti; per non parlare, poi, delle corsie: più ne sono, più si moltiplicano i cambi di corsa, più si avvantaggerebbero situazioni di rischio.

Tempi di viaggio e cambiamenti climatici

Non è detto che aumentando il limite di velocità diminuirebbero i tempi di viaggio: nelle ore diurne, infatti, il limite spesso è imposto dal traffico. Inoltre, se gli incidenti aumentassero, si rischierebbe di perdere anche più tempo nelle code. Altro importante fattore da non tralasciare è che spesso si pensa che i veicoli di oggi siano più sicuri in termini di frenata e stabilità: non è così, spesso la silenziosità e le maggiori prestazioni fanno trovare il conducente ad una velocità più alta di quella percepita.

Con l’aumento della velocità, infine, aumentano anche le emissioni di CO2 in maniera direttamente proporzionale ai consumi di combustibile. Se è vero che la CO2 non inquina, è altrettanto vero, però, che è responsabile dei cambiamenti climatici come la siccità, le tempeste e le alluvioni.