Gli autisti raccontano la Costiera Amalfitana
di Silvia Semonella
Progettata nel 1832 e ultimata nel 1850 da ingegneri borbonici, è conosciuta col nome “Nastro Azzurro” ed è una delle strade più belle e famose del mondo. Stiamo parlando della panoramica Statale 163, la strada lunga oltre 50 Km che collega le località della Costiera Amalfitana.
Il suo inizio è presso Meta di Sorrento, attraversa un breve tratto collinare e raggiunge la sponda meridionale della Penisola Sorrentina, per poi attraversare i comuni della costiera fino a Vietri sul Mare.
È caratterizzata da molte curve e tornanti che la rendono una vera e propria “scuola” per gli autisti di autobus, tant’è che, in zona, si usa dire: “non sei un vero autista se non hai mai percorso la Statale 163“.
Tra l’altro, si tratta di un percorso che, negli anni, è diventato sempre più difficoltoso, a cominciare dal divieto di percorrenza per autobus superiori ai 12 metri (che necessitano di una autorizzazione) e a finire al traffico caotico che impone ai conducenti di fare sempre molta attenzione a tutto ciò che li circonda.
Insomma, una vera e propria “palestra” per autisti che, spesso, possono ricevere aiuto dagli espertissimi colleghi della SITA (trasporto pubblico locale su gomma), la società che detiene una delle linee tpl più suggestive della costa, in grado di fornire consigli o indicazioni di manovra o di invitare, ad esempio, le automobili a retrocedere durante una complicata retromarcia.
Diverse sono le considerazioni che un bravo conducente deve fare: la carreggiata è a doppio senso ma, in buona parte, non permette il transito contemporaneo di due bus e capire al volo chi abbia più agilità di passaggio è una qualità da veri autisti; sicuramente, avere il mare sulla destra rende più semplice la guida ma la situazione si capovolge quando si percorre la costa in senso contrario, con le rocce a pochi centimetri. Infine, osservare in lontananza e prevedere il traffico opposto, controllando allo stesso tempo cosa avviene di fianco e dietro il mezzo, è la vera e propria prova del nove.