Dopo aver parlato delle patologie di cui si pò essere affetti quando si viaggia in bus, (vedi articolo su cinetosi), questa settimana vi proponiamo un altrettanto interessante articolo, su questa tematica con la differenza che l’attenzione viene posta su un altro soggetto protagonista dei viaggi, ovvero di chi il bus lo guida. Racconteremo infatti di tutti quei disturbi piccoli o grandi che siano, che possono riscontrare gli autisti nel corso della loro carriera lavorativa e che possono subentrare nel tempo.
Vediamo più nello specifico di cosa stiamo parlando e cerchiamo di saperne di più.
Ecco cosa dicono gli esperti
Diversi studi epidemiologici sostengono che per gli autisti di mezzi di trasporto per merci e persone c’è un eccesso di rischio per quanto riguarda patologie degli apparati cardiovascolare e muscolo-scheletrico.
Sono state prese in esame le patologie cardiovascolari, quali l’ipertensione e le malattie cardiache in senso stretto (infarto del miocardio e cardiopatia ischemica), ma non solo anche le patologie legate all’apparato respiratorio, gastroenterico, urogenitale e quelle dell’apparato muscolo-scheletrico (lombalgie e altre sindromi dolorose muscolo-scheletriche).Chi guida insomma è soggetto a patologie di questa portata che vanno sempre tenute sotto osservazione.
Riguardo alle patologie dell’apparato cardiovascolare i dati di molte ricerche fatte in merito, mostrano come i lavoratori dei trasporti presentino un’aumentata occorrenza di patologie cardiovascolari, tra cui infarto del miocardio e altre manifestazioni di malattia coronarica, isolate o in associazione con l’ipertensione arteriosa e/o patologie cerebrovascolari, conosciute purtroppo come ictus.
Come accennato in precedenza anche l‘apparato muscolo scheletrico subisce molti fastidi.
I maggiori disturbi sono concentrati negli arti superiori e inferiori, e tutti sono stati associati proprio all’attività della guida: i disturbi più frequentemente riportati si localizzano a livello di anca-coscia e ginocchia, per gli arti inferiori, e a livello di gomito e braccia per gli arti superiori.
La maggior parte degli autisti che lamentano tali disturbi associano questi problemi proprio alla postura tipica di chi sta alla guida e alle caratteristiche ergonomiche della postazione di lavoro, stare tante ore consecutive seduti su sedili talvolta molto scomodi, e con un insufficiente supporto lombare certo non aiuta l’apparato muscolo scheletrico.
Una lunga lista
Purtroppo la lista dei disturbi per chi guida non finisce qui. Oltre ai problemi all’apparato cardiocircolatorio e muscolare ci sono molti altri apparati, il cui funzionamento viene compromesso.
Uno di questi è sicuramente quello respiratorio, in particolare si tende ad essere affetti alla bronchite cronica,ad enfisema e asma. In genere l’eccesso di rischio per patologie respiratorie croniche negli autisti professionisti è stato imputato alla frequente, e talvolta , esposizione quotidiana a elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici da traffico. Poi ci sono le patologie legate all’apparato uditivo, numerosi infatti sono i soggetti affetti da ipoacusia percettiva, c’è inoltre una prevalenza di disturbi dell’apparato genito-urinario associati con l’attività di guida, con particolare riferimento all’esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero.