La protesa degli NCC verso il nuovo decreto legge

Lo scorso 27 Dicembre, un’accesa protesta dei lavoratori del settore dei trasporti NCC tenutasi in piazza della Repubblica a Roma, sta ancora facendo molto parlare di se. Il motivo di tutto questo malcontento?

La nuova manovra di legge varata dal governo che pare dia molte più opportunità e vantaggi ai tassisti piuttosto che alla categoria degli autisti del settore NCC che ne uscirebbero davvero penalizzati.

Incertezza lavorativa, precarietà, mancanza di tutela, sono infatti solo alcuni degli argomenti portati all’ordine della protesta che si è fatta davvero molto accesa e che ha raccontato un malcontento generale.

Una protesta folkloristica

La protesta, ha fatto parlare di se non solo per le forti argomentazioni ma anche per il suo aspetto che potremmo definire folkloristico.

Gli italiani si sa sanno essere davvero fantasiosi quando si tratta di scendere in piazza, in questo caso per una giusta causa: la tutela del proprio lavoro.

Non sono mancati in piazza infatti finti cortei di morte con una bara avvolta dal tricolore italiano, per simboleggiare la morte della democrazia e anche la presenza di un fantoccio con le sembianze del vice premier Luigi di Maio, dato alle fiamme subito dopo la manifestazione.

Insomma  la rabbia degli autisti NCC è stata davvero incontenibile e questa manovra ha rimarcato vecchi rancori. Che tra autisti NCC e tassisti il rapporto fosse labile lo abbiamo sempre saputo e spesso nel nostro blog ne abbiamo anche parlato. La nuova legge ha dunque creato una nuova frattura tra le due categorie che entrambe offrono importanti servizi per il trasporto privato. Il nuovo governo certo non potrà ignorare il malcontento generale e quindi bisognerà capire se ci sarà un dietrofront e se gli autisti NCC e le loro richieste saranno ascoltate.

Vi terremo dunque aggiornati su questa situazione davvero bollente, e ci auguriamo che si possa trovare una soluzione pacifica per tutti.