Quando si parla di futuro della mobilità non si può non parlare di un’innovazione che sta già facendo il giro del mondo grazie al web e cioè l’avvento dell’autobus componibile. Eh si avete letto bene una delle ultime novità in fatto di bus riguarda l’idea innovativa di un giovane padovano, un certo Tommaso Gecchelin che ha ideato un bus per la città del futuro. Grazie alle due lauree una in Fisica e una in Disegno Industriale e grazie alla collaborazione con Emmanuele Spera è nata un’azienda, che vede impiegate una decina di dipendenti e che si occupa proprio della realizzazione di questa idea in modo concreto.Attualmente, di questi modelli, circolano due prototipi espositivi in scala 1:10 funzionanti e altri due aventi dimensioni reali a scopo illustrativo.
Le caratteristiche
Le caratteristiche di questo bus?Vediamole insieme.
Prima di tutto, dobbiamo dire che questo tipo di bus si alimenta ad elettricità, questa caratteristica lo rende soprattutto un mezzo ecologico che ha la capacità di rispettare l’ambiente e la natura impattando il meno possibile l’inquinamento dell’aria. Un’altra capacità è il fatto di essere un mezzo estremamente sicuro. C’è infatti da sapere che in caso di curve strette ogni singolo pezzo è in grado di staccarsi leggermente e rimanere allineato, senza che nessuna auto si disponga tra i moduli; i costi per i consumi e i tempi di viaggio si massimizzano con il tasso di occupazione dei passeggeri ed eventuali merci, così si sfrutta al totalmente lo spazio occupato.Un altro vantaggio riguarda la possibilità di limitare il traffico e di incidere positivamente sulla viabilità.
Ciascun veicolo modulare viene realizzato in alluminio leggero e resistente, misura due metri in larghezza e mezzo in lunghezza, può ospitare un numero di 10 passeggeri. Questo tipo di bus componibile, consente al conducente e in base al numero di fruitori del servizio, di usare solo i moduli necessari a tratta; una volta giunti a destinazione la dove è necessario ogni macchina avrà la possibilità di ricaricarsi.
Insomma questo bus potrebbe essere una grande risorsa e potrebbe cambiare il modo di concepire la città.
Secondo i calcoli e l’ottimismo del giovane Gecchelin, per la commercializzazione delle prime flotte bisognerà aspettare ancora tre anni.Non ci resta che aspettare e provare a fare un giro su questi bus veramente fuori dalla norma.