Paura di viaggiare? Ecco la soluzione

Viaggiare è una delle esperienze più belle e gratificanti che si possano fare nella vita, eppure ci sono persone che nonostante abbiano voglia di farlo non sempre riescono a viaggiare in modo sereno e tranquillo. Eh si una delle paure più rinomate e diffuse soprattutto negli ultimi tempi è proprio quella dettata da quella di viaggiare. Ansia, attacchi di panico, crisi isteriche sono solo alcune delle reazioni che  si possono scatenare nelle persone. Ma perchè privarsi di fare esperienze meravigliose, precludersi di conoscere nuove persone e nuovi posti, usanze per darla vinta alla paura?Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo breve articolo, per sottolineare che le paure si possono affrontare e si possono superare. Vediamo alcune strategie per affrontare queste paure e tornare così a viaggiare.

Prima di tutto dobbiamo identificare questa paura con il termine tecnico agorafobia ovvero proprio quel timore che si può generare e che prevede di essere intrappolati all’interno di un mezzo di trasporto, senza poter scendere  come può essere un bus, un aereo un treno, scaturendo in chi ne è affetto un malessere molto profondo. Forse non tutti sanno che a soffrire maggiormente di questa  paura di viaggiare sono soprattutto le donne, quelle di età giovane.

I primi attacchi di panico o di ansia possono  scatenarsi all’improvviso, senza particolari segnali di avvertimento, i soggetti colpiti di solito cercano  di evitare le situazioni scatenanti, quindi per stare bene decidono di non viaggiare con una scusa e un’altra e sempre di più rinunciano a spostarsi, preferendo rimanere a casa. Questo tipo di patologia oltre a riguardare i viaggi interessa anche i luoghi affollati e addirittura il solo mettersi in coda, tra la gente può generare un malessere forte.

Giramenti di testa, tachicardia, sudorazione eccessiva, tremore, aumento della pressione arteriosa, sono solo alcuni dei sintomi che possono pervadere la persona sopraffatta da ansie  e da paure da viaggio.Gli esperti in materia sostengono che in queste persone vi sono delle alterazioni specifiche a livello del sistema nervoso, ad esempio con riferimento al locus ceruleus, da cui partono le proiezioni nervose dirette al cervelletto e per questo motivo iniziano a soffrire per una pratica innocua come può essere quella del viaggio.

La soluzione a tutto questo potrebbe provenire da alcuni semplici stratagemmi  come prima di tutto lasciarsi aiutare da un professionista attraverso un adeguato supporto psicologico,poter fare  esercizi di rilassamento e di  meditazione, cercare di viaggiare con una compagnia adeguata che durante il trasporto ci faccia rilassare ci  possa distrarre chiacchierando, o se si è costretti a viaggiare da soli anche leggendo un buon libro oppure ascoltando della musica leggera che ci infonda serenità e calma.